Anche quest’anno la città dell’Aquila è stata al centro dell’attenzione con uno degli eventi più importanti del centro Italia: il Festival della Montagna 2015.
Ambientato nel caratteristico Parco del Castello, il festival di montagna più a sud d’Europa ha regalato, grazie alle numerose attività organizzate, tante proposte e idee interessanti su come vivere la montagna divertendosi e rispettandola!
Da amante della montagna e come media partner dell’evento, non potevo perdermi l’opportunità di vedere il risultato del duro lavoro svolto dal Comitato Promotore Festival della Montagna e dai ragazzi dell’associazione Gran Sasso Anno Zero, di seguito la mia esperienza.
Accompagnato dal mio amico Marino, abbiamo percorso parte della passeggiata che circonda il castello fino a raggiungere l’area principale del festival.
La prima impressione che ho avuto, è stata quella di trovarmi di fronte ad un evento molto più grande rispetto a quello dell’edizione precedente.
Continuando la nostra passeggiata abbiamo attraversato lo spazio dedicato alle biciclette, qui alcuni giovani rider stavano provando l’esperienza di girare lungo un percorso con le Mountain Bike messe a disposizione dall’organizzazione.
Andando oltre, abbiamo raggiunto l’area dedicata alle slackline, qui numerosi ragazzi stavano sfidando la forza di gravità cercando di rimanere in equilibrio lungo una fettuccia di poliestere tesa tra due alberi, ho provato a fare qualche passo anch’io ma con scarsissimi risultati. In realtà questa attività mi ispira molto e credo che sia un’ottimo allenamento per migliorare l’equilibrio.
Ci siamo presi una birra fresca e accompagnati dalla musica del djset, abbiamo proseguito il nostro giro in direzione delle pareti di arrampicata, in questa postazione dei coraggiosi bambini si stavano impegnando a scalare la loro prima parete verticale.
Subito dopo ci siamo spostati all’interno dell’auditorium per seguire il tavolo di discussione “Il futuro del Gran Sasso tra ambiente e sviluppo. A che punto siamo?”
L’incontro è stato presentato dai ragazzi dell’associazione Gran Sasso Anno Zero, gli argomenti trattati durante la presentazione hanno toccato temi caldi e molto attuali come l’utilizzo dei fondi riservati allo sviluppo turistico del Gran Sasso.
Dopo la conferenza ci siamo fatti un giro tra gli stand espositivi fino a raggiungere la pump track, un circuito chiuso, costruito di sole gobbe e paraboliche, che deve essere percorso senza utilizzare l’ausilio della pedalata.
Il resto della giornata l’abbiamo trascorso guardando le prove dello spettacolo di danza aerea e le strepitose acrobazie di un gruppo di ragazzi sulle slackline, facendo qualche acquisto e concludendo con una rapida visita al centro storico dell’aquila.
Personalmente spero che il festival della montagna dell’Aquila diventi un appuntamento annuale che possa stimolare le masse a riflettere su tutti gli aspetti legati alla gestione e mantenimento del Gran Sasso e più in generale del nostro caro appennino.
L’evento di questa edizione ha dimostrato come sia possibile vivere la montagna in modo sano e divertente pur rispettando l’ambiente.