Giornata strepitosa in compagnia del mio amico Attila, detto “il lasco”. La nostra avventura inizia venerdi sera, decidiamo di dormire ai piedi dell’invisibile profilo del monte Terminillo, intorno a noi solo il buoi e il freddo.
Sabato mattina ci svegliamo intorno alle 8:00, colazione rimediata e via verso la libertà. Il progetto iniziale era quello di risalire la via Venditelli-Casoli e il Canalino che non c’è, progetto mai realizzato a favore di altre vie meno conosciute. La prima via si trova a sinistra del canale Venditelli, è una breve goulotte di ghiaccio a 90°, breve ma intensa. L’uscita è su una crestina, molto panoramica, che si ricollega con la via normale per la vetta. La seconda “avventura” l’abbiamo trovata a sinistra del canalino del 1° Maggio, una variante molto intrigante e stretta, la pendenza iniziale è sui 65° fino alla difficoltà maggiore della via: un piccolo salto verticale in uscita, superato in spaccata. La via esce in una selletta mozzafiato e si ricollega con la via Chiaretti-Pietrostefani.