Il torrente Serra è uno dei principali affluenti del fiume Nera. Il corso d’acqua nasce in Umbria, in località Madonna di Panico nel Monte Cormelano. La vallata nella quale scorre è detta Valserra ed è caratterizzata da una via ferrata che segue le strette gole dove gli appassionati praticano varie attività legate al torrentismo.
Attenzione, l’itinerario descritto è da percorrere con adeguata attrezzatura tecnica, da persone esperte. Le condizioni della via possono variare molto in base alla stagione, al livello del fiume e allo stato della vegetazione.
Sabato mattina accompagnato dal grande Francesco, ci lanciamo in questa nuova avventura, da Rieti percorriamo la strada SS79bis in direzione Terni Est, da qui procediamo nella strada della Val di Serra. Da Roma seguire le indicazioni per E35/A1 direzione Firenze, prendere l’uscita Orte e continuare su E45 fino a raggiungere l’uscita Terni Est. Procedere in Via Tre Venezie e girare sulla destra nella strada della Val di Serra. Superato il piccolo borgo di Rocca San Zenone, parcheggiamo l’auto a 2,5km dal paese, nei pressi di una struttura abbandonata.
Indossato il kit da ferrata ci prepariamo a scendere dentro al fosso, l’itinerario non è sempre visibile ed è facile sbagliare. Attraversato un ponte, procediamo a sinistra del fiume, la ferrovia corre alla nostra destra. Raggiunto il corso del fiume, iniziamo a cercare i passaggi più facili dove procedere, la primissima parte dell’itinerario è decisamente molto selvaggia e tra rovi e fogliame di vario tipo, costeggiamo il fiume quanto più possibile zigzagando tra la fitta vegetazione.
Dopo un paio di ore raggiungiamo finalmente la ferrata che seguiamo senza troppe difficoltà. Da questo punto in poi procediamo più spediti lungo il canyon della gola, il cavo d’acciaio a cui attacchiamo i moschettoni è in buono stato anche se in alcuni punti un po’ lento.
Facendo attenzione alla roccia scivolosa, la nostra esplorazione continua tra passerelle rialzate, tunnel artificiali e divertenti passaggi su roccia fino ad incontrare dei segni di vernici blu che identificano il “checkpoint” intermedio dell’itinerario.
In questo punto della via è possibile, continuando a seguire i segnali di vernice, risalire il ripido pendio del fosso fino alla strada e concludere la prima parte di questa avventura.
[Continua…]