Custodite nel cuore del Parco naturale Velino-Sirente, le Gole di Celano sono oggetto di numerose visite e risultano ad oggi uno dei più interessanti e lunghi canyon presenti in Italia.
Le Gole di Celano offrono un ambiente assolutamente magico e facilmente accessibile a tutti gli escursionisti e appassionati di trekking. Scavate per più di 4 chilometri dal torrente la Foce, le Gole di Celano separano il Monte Sirente ed il Monte Tino (detto anche Serra di Celano), percorrendo il fondo delle gole ci si addentra ai piedi di due enormi e maestosi paretoni rocciosi alti quasi 200 metri e larghi 5-6 metri in media, con strettoie che raggiungono appena 3 metri.
Per raggiungere facilmente le gole è possibile percorrere (in discesa) la verdissima Valle d’Arano, partendo da Ovindoli oppure risalire il letto del torrente dal piccolo centro abitato di Celano.
Accompagnato dal celeberrimo Francesco C. decidiamo di esplorare questo angolo del Parco Velino-Sirente percorrendo l’antica via Romana, un tracciato di età repubblicana che dai centri di Aielli e Celano raggiunge la Val d’Arano e l’Altopiano delle Rocche.
Partiti alle 7:00 da Rieti raggiungiamo il piccolo borgo di Celano verso le 9:00, per chi percorre l’autostrada A25 prendere l’uscita Aielli-Celano. L’imbocco della strada che porta all’inizio del sentiero (località La Foce) è appena prima dell’ingresso di Celano.
Parcheggiata l’auto, iniziamo a percorrere l’itinerario in direzione delle Gole e dopo circa 45min raggiungiamo un bivio, a sinistra si prosegue verso il letto del torrente, sulla destra si sale in direzione della via Romana, procediamo a destra.
Iniziamo la ripida salita concedendoci qualche pausa ogni tanto, il pendio è molto ripido ma il panorama inizia a farsi decisamente interessante. Raggiunta la cima, si apre d’avanti ai nostri occhi uno scenario mozzafiato accompagnato dall’avvistiamo di una coppia di grifoni appena sopra la Serra di Celano.
Seguendo la traccia, dopo vari sali e scendi raggiungiamo finalmente la Val d’Arano dove facciamo una breve sosta per bere e mangiare qualcosa. Recuperate le energie iniziamo la ripida discesa verso il fondo delle gole. Una volta raggiunta la base iniziamo a zigzagare il letto del torrente seguendo il sentiero e saltellando da una roccetta all’altra.
L’ambiente intorno a noi è davvero incredibile, le maestose pareti che delimitano il letto delle gole sono sempre più alte e strette, un vero spettacolo della natura.
Dopo una breve pausa fotografica, continuiamo a seguire il sentiero fino a ricollegarci alla pineta de “La Foce” dove chiudiamo l’anello della nostra escursione con circa 13 km di percorrenza e 600 metri di dislivello.