Percorso di eccezionale bellezza (AD-), forse uno dei più panoramici, con paesaggi incredibili, creste affilate e rocce che volano al primo tocco!
Partiti dal’Arapietra, insieme all’amico Francesco, percorriamo il sentiero fino al rifugio Franchetti, da qui ci portiamo alla base delle ferrata Ricci e iniziamo a seguire il cavo d’acciaio fino all’emozionante, quanto esposta, muraglia rocciosa che si affaccia sull’immenso Paretone!
Conclusa la via attrezzata procediamo percorrendo la rocciosa cresta fino alla vetta Orientale (2903m) del Gran Sasso. Dopo una breve pausa, superiamo con estrema attenzione le varie rocce che compongono l’affilata cresta (roccia a tratti marcia), fino a raggiungere, perdendo qualche metro di quota, la forchetta Sivitilli.
Superiamo qualche tratto molto esposto e arrampichiamo un piccolo caminetto con passaggi di 2/3 grado fino alla vetta più impegnativa delle tre, quella centrale (2893m). Da qui il Gran Sasso dà davvero il meglio di sé, degno di nota l’incredibile panorama mozzafiato sul Calderone, Corno Piccolo, Vetta Occidentale e sella dei due corni.
Ricaricate le energie ripartiamo seguendo il sentiero della via normale, superiamo con l’aiuto della corda, un enorme masso incastrato tra due rocce e ci portiamo alla forchetta Gualerzi. Qui troviamo la prima catena di 3 dove attrezziamo una discesa in doppia da 30m, la lunghezza è perfetta e ci permette di raggiungere la seconda catena posta alla base di un enorme balcone che collega con la forchetta del calderone. Da qui montiamo un’altra doppia, questa volta da 60m, e raggiungiamo la fine della via Gualerzi. Recuperate le corde, scendiamo ancora qualche metro e raggiungiamo finalmente la base del calderone e il sentiero che ci riporta al punto di partenza.