Sabato mattina, in compagnia di Francesco, decidiamo di mettere in pratica un’idea che avevo in mente da diverso tempo, la traversata da nord-est a sud-est del Monte Terminillo percorrendo in estiva il canale Chiaretti-Pietrostefani, una via di appena 3km con un dislivello di circa 400m che attraversa l’intera cresta della parete nord-est della vetta più alta dei Monti Reatini.
Partititi dal rifugio Angelo Sebastiani, seguiamo il sentiero CAI 403 attraversando, alla nostra sinistra, la lunga muraglia della parete nord-est con tutte le sue cengie e canali ghiaiosi. Arrivati ad una sella, si incontra un cartello in legno con le indicazioni ormai sbiadite, il sentiero CAI procede in discesa verso le Scangive mentre noi traversiamo a sinistra in direzione del canale Chiaretti/Pietrostefani, una via molto frequentata in inverno ma sconosciuta in estate.
Una volta raggiunta la base del ripido pendio, è subito evidente, la pessima qualità della roccia soprattutto al centro del canale dove massi e roccette sono appena appoggiati e pronti a cadere.
Iniziamo l’ascesa, procedendo con la massima attenzione. Per la prima parte Francesco si ripara sulla destra, in un pendio erboso fuori dalla mia traiettoria, io salgo i primi blocchi selezionando bene dove mettere i piedi.
Progrediamo sfruttando le pareti laterali della via su facili passaggi (II) fino a metà canale, ci alterniamo e prestiamo attenzione a non avere la stessa traiettoria, di tanto in tanto vola qualche masso, ma fortunatamente niente di grande. Dopo circa 200m di salita, procediamo paralleli fino all’uscita, sulla sinistra.
Una volta fuori iniziamo a camminare lungo la cresta fino a raggiungere la prima (vera) cima del Terminillo (2.217m) e subito dopo la vecchia cima (2.216m). Beviamo un po’ d’acqua e procediamo a zigzag, tra divertenti sali e scendi (molto esposti), lasciando la via normale sulla destra, sotto di noi.
Il panorama offerto è davvero incredibile, continuando a seguire lo skyline del Terminillo attraversiamo il canalone centrale, la via a sinistra dello sperone e procedendo tra facili passaggi su roccia raggiungiamo il Venditelli-Casoli fino ricollegarci con la via normale che seguiamo per pochi metri fino ad un gruppo di rocce sulla sinistra dove attrezziamo una discesa in corda doppia molto aerea di 25m circa.
Rifatta la corda, riprendiamo la via normale fino al rifugio Sebastiani dove, deviati dal profumo dell’ottima cucina casereccia di Maurizio e figli, decidiamo di fermarci per assaporare le delizie del menu del giorno, ma questa è un’altra storia…